Una mattina all'Oasi Lago Salso, area naturale protetta
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La Palude di Frattarolo e l’Oasi Lago Salso
L'arcaico splendore dell'arcipelago delle paludi sipontine, esaltato da Federico II, dove stagni e canneti, tamerici e salicornie, meandri palustri, sonnecchiosi bufali al pascolo e voli di uccelli acquatici danno una visione di palpitante emozione.
Ai piedi del Gargano meridionale, in Comune di Manfredonia sulla riva sinistra del Candelaro, si estende, una vasta zona umida dal suggestivo paesaggio. Frattarolo è un pantano di 270 ettari circa sfuggito alla bonifica, fatto di stagni e di acquitrini temporanei con acque molto basse, alimentati anche dalle numerose risorgive. Sull'altra sponda del torrente Candelaro l’Oasi Lago Salso, (ex "Daunia Risi"), una riserva istituita nel 1960, che comprende 496 ettari circa di valli di caccia e pesca alternati da specchi di acqua e vasti canneti in cui nidificano gli aironi e 1300 ettari circa di campi coltivati a cereali.
Tra giunchi, salicornie, canne, tamerici, lingue di fango, isolotti, pozze e slarghi d'acqua nidificano diverse specie di aironi, il mignattaio, lo svasso maggiore, il basettino e il forapaglie castagnolo, il gobbo rugginoso e diverse specie di anatre.
La riserva ospita una delle più importanti garzaie dell'Italia centro meridionale, qui decine di coppie di garzette, nitticore (Nycticorax) e sgarze ciuffetto (Ardeola ralloides) allevano i piccoli nei nidi costruiti sugli alberi di eucalipto. D'estate le spatole frequentano le vasche meno profonde e in agosto a queste si aggiungono un centinaio di esemplari che migrano dall'Europa nord-orientale.
Eccellente stazione per il birdwatching, nella riserva è possibile osservare il volo dei falchi pellegrini, dei lanari e in autunno del falco pescatore. Sul litorale marino adiacente la riserva è possibile osservare i piovanelli, fratini, beccapesci, beccaccia di mare che si tuffano nell'acqua alla ricerca di pesci.
Il fascino della primigenia palude di Frattarolo ci viene restituito intatto in primavera, quando le tamerici in fiore esaltano la solitudine silenziosa di questa distesa pianeggiante dove una colonia di cavalieri d'Italia, lo splendido trampoliere, mostrano di trovarsi a loro agio nidificandovi. Frattarolo è la zona più rilevante del complesso lacustre dal punto di vista naturalistico: la variabilità dei microambienti, l'alternarsi di stagni di acqua dolce e di acquitrini salmastri creano le biodiversità che offrono habitat ideali per garzette, sgarze, combattenti, pettegole, pittime reali, oche selvatiche, il piro piro e il martin pescatore.
La fitta vegetazione dei canneti favorisce la riproduzione di folaghe, gallinelle d'acqua, porciglioni. Nella stagione invernale alzavole, pavoncelle, chiurli e beccaccini si librano sotto lo sferzare dei gelidi venti di tramontana. Altre specie migratorie soggiornano nei mesi primaverili la riserva: mignattaio, la spatola, la gru, cicogna nera, cigno reale, aironi, l'aquila natraia.
In queste aree vi è un'interessante presenza di rettili e anfibi: il cervone, la biscia dal collare, il biacco, la luscengola, la natrice tassellata, la tartaruga palustre, la rana verde minore, la rana dei fossi, il rospo comune, il rospo smeraldino, la raganella, il tritone.